(Gazzetta del Mezzogiorno)
Il mistero più fitto, la soluzione del «caso» sempre più problematica. Tra il Bari e Beppe Papadopulo, l'allenatore che nelle ultime tre stagioni è stato l'«oro» del Siena, c'è feeling: stima, rispetto, programmi comuni. E tanta voglia di cominciare, insieme, una lunga e appassionante cavalcata verso il calcio che conta.
C'è un «ma», però. Come in tutte le storie d'amore che si vorrebbero sgombre di complicazioni e pericoli. C'è il Siena, società alla quale il tecnico toscano è legato anche per la prossima stagione, che non vuol saperne di concedere a Papadopulo quel riconoscimento economico che l'allenatore ritiene di meritare al termine di un lavoro portato avanti brillantemente, risultati in testa. Il focoso mister chiede soldi, tanto per essere chiari. Quei soldi che renderebbero meno dolorosa la scelta di lasciare un ingaggio di serie A per accettare la pur affascinante avventura in terra barese.
Il presidente del Siena, Del Luca, non sembra lasciar spazio ad equivoci. La sua posizione è tanto netta quanto chiara: «Con mister Papadopulo non ci sono problemi. Quando vuole può venire in sede e la rescissione del contratto sarà cosa fatta. Consensualmente». La strategia del massimo dirigente senese è delineata. Conoscendo la forte passione che lega Papadopulo alla famiglia Matarrese e a Bari si ritiene convinto che, prima o poi, il tecnico ceda e accetti la risoluzione del rapporto senza pretendere alcunché.
Da parte sua, Papadopulo non intende mollare. Pur nella consapevolezza di aver messo il Bari in una situazione delicatissima. La società biancorossa, che da ieri può finalmente contare su un nuovo operatore di mercato (l'ex calciatore della Sampdoria, il quarantunenne Fausto Pari), ha tempi ridottissimi per programmare la prossima stagione e per avviare il momento delle scelte. Ovvio che, nell'intento di garantire un progetto credibile, si spera che tali scelte siano il frutto di una strategia comune a direttore sportivo e allenatore.
Il Bari, almeno per il momento, non dà segni di cedimento. Negli uffici di contrada Torrebella si è convinti che la soluzione sia solo una questione di tempo. Non è in dubbio, in buona sostanza, la scelte dell'allenatore: Beppe Papadopulo era e resta l'unico candidato a sedere sulla panchina del Bari.
La tranquillità , almeno apparente, del club biancorosso sembra fare a cazzotti con l'ultima edizione del Papadopulo pensiero. Ieri mattina, il vulcanico Beppe era abbastanza contrariato: «La situazione non ha preso una piega favorevole. Ho parlato con il direttore generale del Siena, Scapigliati, che mi ha confermato l'intenzione del presidente De Luca di corrispondere due stipendi: uno a Gigi Simoni e uno a me. Che dire? Non so più cosa pensare, questa è una vicenda dai contorni oscuri. Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore. Io spero ancora che le cose si possano risolvere in tempi brevi. Per me e, soprattutto, nell'interesse del Bari».
Una sensazione, in chiusura. Solo l'intervento del presidente Vincenzo Matarrese può, di fatto, sbloccare la situazione. Palese, ormai, che tra Papadopulo e il Siena (a proposito, è di ieri la notizia della rottura con il diesse Ricci) sia in atto una sorta di guerra fredda. E che nessuna delle parti, almeno per ora, abbia intenzione di fare un passo indietro. Il Bari, invece, ha necessità di farne uno, deciso, in avanti. Anche per questo non è da escludere che, a breve, Matarrese alzi il telefono e chiami il collega De Luca. Una soluzione, in fondo, non sembra impossibile. Basterebbe un pizzico di buona volontà . E di buon senso. Da parte di tutti.