(Gazzetta del Mezzogiorno)
Lorenzo Sibilano è l'unico a passare dalla sala stampa. Non c'è molta voglia di parlare e commentare la prima sconfitta stagionale al San Nicola, seconda di campionato dopo la botta rimediata a Catanzaro. Il difensore è stato lo sfortunato protagonista dell'episodio che ha poi deciso la partita, l'atterramento di Marazzina dopo l'assist di Maniero. Volto tirato, umore non proprio dei migliori, sperava in una serata diversa, come un po' tutti quanti nell'astronave fredda e poco popolata.
«Marazzina è stato molto bravo a girarsi e rubarmi il tempo - racconta il difensore di Japigia in riferimento all'azione del calcio di rigore - dopo essersi messo davanti a coprire la palla, appena ha sentito una mano addosso è crollato, da buon attaccante. Comunque il rigore c'era tutto, non voglio creare alcun caso».
Analizzato il momento decisivo dell'incontro, il centrale difensivo passa ad esaminare l'intera partita: «Più che una partita - dice - ne abbiamo viste due. Il primo tempo di chiara marca granata: sono stati bravi loro girando bene la palla, e non dandoci punti di riferimento. Visto quello che il Torino ha offerto nei primi quarantacinque minuti, direi che abbiamo difeso molto bene il pareggio: bravo anche Gillet a opporsi in un paio di circostanze agli attaccanti di Rossi. Nella ripresa, invece, è stato un altro Bari, penso sia la parte da salvare della nostra partita. Siamo stati più alti, creando occasioni, ma la palla non ne voleva sapere di entrare, anche a causa di un pizzico di sfortuna. Avevo visto dentro il giro di Lipatin su punizione».
Dall'altra parte Marazzina, grande partita senza il pepe del gol: «Magari potevo riuscirci proprio quando Sibilano mi ha steso - dice la punta - però sono contento lo stesso per il gol realizzato da Pinga. Il rigore era netto, probabilmente il difensore del Bari meritava anche l'espulsione, e non solo il cartellino giallo. Siamo in testa con l'Albinoleffe, la testimonianza di un campionato equilibrato. Bisognerà stare attenti a tutti. Tra l'altro i lombardi sabato prossimo verranno qui: vedremo se riusciranno a passare, come abbiamo fatto noi».