da luzzo73 » mar ago 10, 2004 14:53
Aggiornamento da gazzetta.it:
MILANO, 10 agosto 2004 - Il muro contro muro continua. Ieri la Federcalcio aveva prospettato al sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, il Lodo Petrucci (e quindi la C1) come unica soluzione possibile per salvare la squadra. Oggi, però, è arrivata la decisione del giudice del Tribunale del capoluogo campano, Giancarlo Posteraro, che va in direzione opposta: per il magistrato il titolo sportivo del Napoli non va attribuito ad altri soggetti diversi dalla società fallita e dai suoi aventi causa, cioè Luciano Gaucci. La sentenza è stata pronunciata dopo il ricorso ex articolo 700 presentato dalla curatela fallimentare e proposto dai professori Francesco Fimmanò e Alfredo Contieri. Si tratta di una bocciatura senza appelli del lodo Petrucci, che si basa proprio sull'attribuzione del titolo sportivo da parte della Figc. Il provvedimento depositato oggi in cancelleria non blocca però "per il momento" l'avvio del campionato di serie B affidando a Federcalcio e Coni il rispetto di quanto stabilito dal Tribunale. Il giudice ha inoltre fissato per il 25 agosto prossimo l'udienza di comparizione delle parti.
Non si è fatta attendere la reazione di Luciano Gaucci: "La giustizia ordinaria è una giustizia giusta e rispetta le leggi, quella sportiva da un pò di tempo invece le interpreta". è stato il commento dell'ex patrone del Perugia. Non solo, Gaucci è andato oltre. " La decisione è una conferma che il lodo Petrucci non esiste, da parte mia non ci ho creduto mai. Sono tutte leggine, create per poi fare situazioni diverse". Gaucci, comunque, si attende una resistenza del Coni e della Figc rispetto a quanto deciso. "Sicuramente - afferma - insisteranno nel fare altre azioni ma il Napoli meritava e merita di stare in serie B: sono state fatte tante eccezioni, non vedo perchè non si debbano fare anche per il Napoli". Infine, l'immancabile messaggio ai tifosi. "Stiano tranquilli - sottolinea - la squadra la farò, non mi mancano gli strumenti. Baggio? Se è disposto a venire a Napoli siamo pronti ad accoglierlo volentieri".
Si vorrebbe forse dire che la vita è una calamita?