(Gazzetta del Mezzogiorno)
Questa volta non c'è stato molto da attendere. Il Bari e Guido Carboni hanno trovato in fretta il punto di incontro, rimandando però l'ufficialità dell'annuncio ai primi giorni della prossima settimana. Lunedì o al massimo martedì firma e presentazione ufficiale dell'allenatore chiamato a ridare entusiasmo alla gente barese e solidità al progetto di rilancio del club di Strada Torrebella. Assieme a Carboni sarà presentato Fausto Pari, il nuovo direttore sportivo, alla prima esperienza, l'uomo che ha investito su Carboni contattando il tecnico nei giorni confusi della lunga vicenda Papadopulo.
La trattativa può considerarsi chiusa dopo il lungo colloquio avvenuto ieri a Milano fra lo stesso Carboni e Pari, con il presidente Matarrese che ha dato il «placet» via telefono. Mancherebbero all'appello alcuni dettagli, ma nulla che possa far pensare ad una retromarcia, da una parte o dall'altra.
Con Carboni dovrebbe sbarcare in Puglia anche il preparatore atletico Marco Falasca: fra i due c'è un legame ormai saldo e collaudato da anni di lavoro in collaborazione. Falasca rileverebbe nei compiti Stefano Boggia, che potrebbe acquisire i gradi di «secondo».
Quarantuno anni, sposato, due figli maschi che giocano al calcio (uno nelle giovanili dell'Arezzo, l'altro fra i dilettanti) ed una bimba di otto anni, fratello di Amedeo difensore del Valencia («mi ha parlato di una piazza importante»), Carboni siglerà lunedì un accordo annuale («perché prima di chiedere, si deve dimostrare»).
«Sono onorato e molto contento di venire a Bari - ha detto il mister toscano - anche se aspetto l'ufficialità . Parlando con il direttore ho capito che in entrambe le parti c'è voglia di costruire qualcosa di importante. C'è da ricostruire l'ambiente e ricompattare la tifoseria. Per me Bari rappresenta una tappa molto importante, un punto di partenza: ci tengo a fare bene, anche se capisco che di questi tempi le chiacchiere vanno via con il vento. Quando si accetta un incarico è giusto mostrare entusiasmo, ma anche avere la consapevolezza che ci sarà da lavorare».
Idee chiarissime sul da farsi: «Credo che il primo traguardo, fondamentale, sarà quello di riportare gente allo stadio, recuperare un pizzico di entusiasmo, la Bari calcistica ultimamente ha subito troppe delusioni. Un compito non facile, ma sono fiducioso. Anche il presidente è voglioso di ricominciare. Adesso aspettiamo notizie buone, bisogna capire che tipo di campionato dovremo fare. Se Bari avrà quest'occasione di ripescaggio, ci sarà da tenersi stretta innanzitutto la categoria, che è la cosa principale; e poi cercare di regalare soddisfazioni, magari anche attraverso il bel gioco. Ci sarà da rilanciare qualche giovane, da individuare giocatori importanti... A seconda del campionato, cambiano gli obiettivi».
Conosce perfettamente le ultime disavventure biancorosse e non vuol correre rischi per il futuro: «Intendo parlare con i giocatori che ci sono. Ma io parto da un presupposto: per rimanere a Bari bisognerà avere la giusta rabbia, gente scontenta è meglio che vada via. Credo che le idee del presidente non siamo mutate di molto rispetto al dopo retrocessione. Nel corso della prossima settimana valuteremo i movimenti di mercato. La società tratterrà solo chi ha voglia di riconquistare la fiducia persa. Conosco tutti i giocatori, voglio valutarli sotto il profilo umano, tastare la loro voglia. Magari bisognerà rivalutare qualcuno, valorizzare altri... Se poi cederemo qualche pezzo importante, è perché a richieste superiori sarebbe anche un controsenso trattenerli. Credo molto, al di là dell'organizzazione, dei numeri, dei moduli, nelle motivazioni, nella volontà di riscattare un'annata infelice. In questi anni di C ho variato molto il mio modulo, adattandomi alle rose a disposizione. Ma fondamentale è la voglia di andare a prendere l'avversario, con coraggio: quando si fa a cazzotti, è meglio dare sempre il primo. Chi tira prima, tira due volte, poi vediamo cosa succede. Un modo di dire, ma rispecchia il mio carattere. Sono sempre partito con i fari spenti, facendo i conti alla fine. Bisogna riscattare un'annata brutta, serviranno sacrificio e lavoro per recuperare il giusto entusiasmo. Ci vorrà un pizzico di pazienza. Ma sono fiducioso, ho accettato l'avventura con entusiasmo e grande fiducia, a Bari si può fare bene».
Lorenzo Sibilano è uno che conosce bene Guido Carboni. Al sole di Formentera, lo stopper si gode gli ultimi giorni di vacanza prima di aggregarsi nuovamente alla truppa biancorossa. Sibilano è stato uno dei punti fermi della difesa della Viterbese, disputando un campionato al di sopra delle righe. Quasi scontato che Carboni lo confermi in maglia barese, affidandogli una maglia da titolare: «Un'ottima persona - racconta Sibilano - ho vissuto un'esperienza importante nel Lazio assieme a lui. Tiene molto al gruppo, ritiene che sia una componente essenziale per la buona riuscita di un programma. Ha molta voglia di emergere, anche considerando la sua giovane età , ed in più è ambizioso».