(Gazzetta del Mezzogiorno)
Il braccio di ferro continua e il rebus è ancora senza una soluzione. Panchina biancorossa vacante, resta un vuoto da colmare. Pur se una frase di Fausto Pari al termine della giornata di lavoro al «mercato» di Milano, prova a rasserenare la storia: «La buona notizia di oggi (ieri, ndr)? Si muove qualcosa per il tecnico, mi risulta che ci sia stato un contatto fra le parti e che le prossime ore potrebbero rivelarsi decisive».
Le parti sarebbero De Luca e Papadopulo. Il Bari si tiene fuori dalla «rissa», spettatore comunque interessato e dotato di una dose non comune di pazienza. È una piccola guerra silenziosa, fra la società toscana e il suo ex tecnico, quasi ci fossero conti in sospeso da saldare. Ma a sentire il direttore sportivo, la società toscana sembra intenzionata a trattare, a trovare un punto di incontro, e di uscita, con il prossimo allenatore biancorosso.
Papadopulo ha scelto la via più congeniale ed intelligente. Aspetta. In un modo o nell'altro, il Siena è obbligato a fare la prima mossa: pagare fino all'ultimo centesimo (due miliardi di vecchie lire in un momento di grandi restrizioni economiche), cercare un accordo e spingere l'allenatore fra le braccia di Matarrese. Il club biancorosso non cambia opzione, Papadopulo è la prima scelta, pur se non si è mai parlato di cifre e neppure di durata dell'accordo da siglare. E siccome c'è prima da vendere e poi da rifare la squadra, il «problema» del tecnico può essere procrastinato ancora di qualche giorno.
Approcci, contatti, timide richieste. Il primo giorno realmente operativo del nuovo direttore sportivo biancorosso Fausto Pari al mercato milanese è trascorso abbastanza celermente. Entusiasmo e voglia non difettano nel giovane dirigente di scuola sampdoriana, ma marchiato Sacchi. Qualità delle quali la società barese ne avvertiva forte il bisogno dopo la caduta verticale in C1; qualità che andranno ridistribuite anche e soprattutto nella nuova squadra. Il Bari che rinasce ha necessità di folate di positività , di far piazza pulita con il recentissimo passato. O nella peggiore delle ipotesi scremare le risorse umane a disposizione in maniera pesantissima. Contratti pesanti e gente alla frutta hanno segnato negativamente le ultime stagioni biancorosse.
Reggina e Cagliari si affacciano per Gaetano De Rosa. Il libero campano ha chiuso la sua lunga parentesi in Puglia nella stessa sera in cui il Bari a Venezia sprofondava in C1. Stagioni contrastate, splendide le prime, meno brillanti le altre, identico l'attaccamento alla maglia; così come il rapporto con i tifosi, inclinatosi più o meno a metà del campionato scorso. Quasi fisiologica la necessità di cambiare aria.
Potrebbero restare in serie A due cileni su tre. Livorno, Udinese e Chievo si sono fatte avanti per Nicolas Cordova; Valdes piace a Sampdoria, Cagliari e Udinese. Un fatto certo: entrambi lasceranno Bari, specialmente se l'ipotesi ripescaggio non si concretizzerà . Difficili gli altri movimenti, in particolare per chi ha contratto pluriennali in mano, non ha disputato un gran campionato e percepisce un congruo ingaggio. «Ma noi ci sediamo al tavolo con tutti», commenta Pari.
Nel corso della mattinata il direttore sportivo barese incontrerà i rappresentanti di Triestina e Verona. C'è stato un contatto telefonico, oggi il faccia a faccia. Brambilla, rientrato dal prestito alla Torres, dovrebbe finire alla neopromossa Carpenedolo (C2, vicino Brescia), formazione che ha vinto abbastanza agevolmente la serie D. «Per gli altri giocatori, per quelli che hanno giocato, aspetteremo anche il parere del nuovo tecnico».