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CATANIA (4-4-2): Pantanelli, Mariniello, Fresi, Bianco, Manfredini, Messera (11' st Lo Monaco), Miceli (35' st Kanjengele), Walem (18' st Anastasi), Caserta, Ferrante, Bruno. (Polito, Vugrinec, Baggio, Danucci). All. Costantini.
BARI (4-5-1): Gillet, Brioschi, Doudou, Sibilano, Bellavista, Pagana (14' st Romanelli), Goretti (35' st Candrina), Gazzi, Carrus, Scaglia, Anaclerio (41' st Lipatin). (Di Bitonto, La Vista, Bianconi, Motta). All. Carboni.
Arbitro: Stefanini di Prato.
Reti: nel pt al 12' Goretti.
Recupero: 1' e 6'.
Angoli 8-6 per il Bari.
Ammoniti: Doudou, Walem, Carrus e Miceli per gioco falloso, Bruno per proteste.
Espulsi: Fresi (8' st) per fallo da ultimo uomo.
Spettatori: 7.000 circa.
CATANIA - Rischiava di essere la partita dell'esonero di Guido Carboni. E' diventato il match fatale a Maurizio Costantini, esonerato. Nel più classico valzer delle panchine, il Bari salva il suo allenatore, per il quale la terza sconfitta di fila sarebbe stata con ogni probabilità fatale, vincendo al Cibali e riportando in piena crisi il Catania.
Gli etnei rimediano la prima sconfitta interna ribadendo ancora una volta chiari limiti nell'organizzazione della manovra, messi a nudo da un avversario mostratosi, a dispetto della classifica, certamente più pratico. Dura la contestazione del pubblico di casa a fine gara all'indirizzo di giocatori e tecnico.
Il Catania, senza cinque elementi, si schiera con l'annunciato 4-4-2 proponendo Messera largo a destra a centrocampo e il duo Ferrante-Bruno in attacco. Il Bari propone a sorpresa il siciliano Pagana tra i titolari e schiera una sola punta, Anaclerio. L'ennesima modifica di assetto non giova ai rossazzurri che lasciano a desiderare soprattutto a centrocampo, dove Walem e Miceli, assai imprecisi, non trovano mai i tempi e le sincronie giuste e i laterali, in particolare Messera, si accentrano troppo con l'effetto di rendere più caotica la manovra. I baresi aspettano gli etnei e ripartono in velocità appena possono.
Un grave errore in disimpegno di Bianco propizia il vantaggio degli ospiti all'11, quando Goretti ruba il pallone al difensore di casa e si presenta solo davanti a Pantanelli battendolo con un rasoterra. L'11 catanese accusa il colpo e non si ritrova. Un paio di tentativi velleitari di Caserta e Bruno non creano problemi a Gillet.
Tornati negli spogliatoi accompagnati dai fischi del pubblico, i rossazzurri vedono peggiorare la situazione dopo soli otto minuti della ripresa a causa dell'espulsione dell' incerto Fresi, reo di un fallo da ultimo uomo su Anaclerio. Forte dell'uomo in più, il Bari forza i tempi e sfiora più volte il gol del raddoppio. Già al 10' potrebbe arrivare il 2-0, ma il colpo di testa di Anaclerio s'infrange sulla traversa. Gli etnei sono alle corde, i biancorossi insistono e al 37' vanno ancora molto vicini alla seconda rete con Bellavista, il cui destro viene respinto sulla linea da Lo Monaco a Pantanelli battuto. Finisce con una invasione di campo, peraltro pacifica e senza conseguenze, di due tifosi locali nei minuti di recupero e con la contestazione del pubblico di casa, che ha portato all'esonero di Costantini: «Abbiamo deciso di esonerare Costantini - ha spiegato il presidente Nino Pulvirenti - perché siamo molto delusi da quel che abbiamo visto stasera. Paga l'allenatore, ma anche i giocatori hanno le loro colpe e per questo andranno subito in ritiro».