Luglio 2018, il Bari è fallito, sindaco deve decidere a chi assegnare il titolo sportivo, convoca allo stadio i tifosi, promette massimo impegno e serietà nella scelta, indice un bando ed insieme ad un ristretto comitato di consulto, valuta le 11 offerte pervenute e prende la sua decisione: La Filmlauro di Aurelio De Laurentiis.
Il Bari diventa la seconda squadra, dopo il Napoli, della famiglia De Laurentiis. Il Bari è la terza squadra italiana a fare parte di una fattispecie particolare che nasce dai codicilli della federazione e per cui se detieni un club professionistico non ne puoi avere un altro ma....ma puoi averne un altro che sia dilettantistico, e se poi questi passa tra i professionisti c'è una deroga che ti consente di mantenere i due club, a patto però che non disputino lo stesso campionato. Una regola all'italiana, unica nel suo genere.
Aurelio De Laurentiis si presenta in comune, mette subito in chiaro che: Bari e Napoli sono due cose distinte, il sindaco mi ha cercato, mi ha chiamato, mi ha supplicato ed eccomi quì, faremo, risolveremo, vi porteremo dove meritate.
La gran parte della tifoseria è contenta, questi sanno fare calcio, questi sappiamo chi sono, con questi si sale subito.
Un'altra parte invece storce il naso, obietta il conflitto d'interessi evidente alla base della scelta, insomma la questione multiproprietà è un problema.
La risposta è: Poi si pensa....adesso siamo in D da moh stai a pensare a ste cose....poi si pensa.
Dopo 4 anni, il Bari arriva in serie B, alle soglie di quel conflitto d'interessi che comporta la multiproprietà , la questione inizia a prendere forma in maniera evidente, coincidenza vuole che la salernitana faccia da apripista e la tifoseria mentre vince il campionato di C inizia a porsi il problema, molti tifosi prendono atto che quel "poi" è ormai cassato, e che quindi è arrivato il momento di pensarci e quando la federazione finalmente si muove ponendo una scadenza che prima non esisteva, ovvero massimo due anni di tempo ancora, si tira un sospiro di sollievo.
Lo abbiamo tirato tutti, era una garanzia per tutti, sia per coloro che sognano un futuro con i de laurentiis sia chi vuole solo la risoluzione di questa malformazione sportiva in cui ci siamo cacciati da soli.
E quando partono i ricorsi dei De laurentiis, la cosa fa storcere il naso, da fastidio, anche chi si compenetra nelle ragioni imprenditoriali, alla fine chiosa con un "speriamo abbiano torto...".
Ho sempre compreso chi 4 anni fa mi diceva " Tuco stam a fa la serie D e tu sta pinz alla multiproprietà ...poi si pensa" e l'ho compreso perchè ero certo che i nodi sarebbero arrivati al pettine e che l'umore sarebbe cambiato. Il forum ne è una piccola e plastica dimostrazione ( non che sia lo specchio della tifoseria ma di una piccola parte dei tifosi si), l'opinione sui DE Laurentiis in questi 4 anni è cambiata in maniera sostanziale e non tanto per loro ma per il conflitto che si portano appresso e che ormai non è rinviabile.
Poi arriva la notizia di ieri, la federazione ritorna sui suoi passi e riforma ancora la norma modificando la scadenza fino al campionato 2028-29.
Ed eccoci di nuovo a discutere, ognuno con la sua ipotesi e la sua verità in tasca, vedrai...vedrete...non capite....vi spiego....allora per le leggi dell'economia...in realtà non sappiamo una fava, o meglio una cosa la sappiamo, ancora una volta fino al 2028/29( forse prima boh nessuno lo sa)......poi si pensa.